Di Margherita Maestripieri
Eccoci al terzo appuntamento della rubrica Lo sapevi che?. Oggi rispondiamo alle domande più votate della settimana ovvero:
1.Perché i cinesi mangiano con le bacchette?
2.È vero che i cinesi non ingrassano?
1. Le bacchette cinesi, anche chiamate da noi occidentali “bastoncini” hanno una storia molto più antica delle nostre amate forchette. Le prime bacchette che gli archeologi hanno riportato alla luce, infatti, sono state ritrovate nelle Rovine di Yin, in un sito archeologico risalente alla dinastia Shang (dinastia della cina arcaica 1751 a.C. – 1122 a.C.); da allora i bastoncini sono diventati la posata principale in Oriente, si sono poi infatti diffuse in Corea, Giappone e Vietnam.
Ci sono diversi miti e leggende dedicati all’origine di questi “strumenti”, la più famosa riguarda la leggenda che racconta dell’imperatore cinese Yu il grande, il quale visse al tempo delle grandi inondazioni. Secondo la leggenda, l’imperatore sarebbe stato cosi tanto occupato dal proprio lavoro da non avere neanche tempo di aspettare il raffreddamento del cibo rovente e quando mangiava utilizzava ramoscelli di alberi per cibarsi e non scottarsi.
Il materiale utilizzato per creare le bacchette può essere molteplice: il bambù, il legno (soprattutto per le bacchette usa e getta), la plastica, il legno laccato, l’acciaio inossidabile, in alcuni casi anche l’argento e un tempo l’avorio. Le bacchette cinesi hanno le due estremità tonde e quadrate che simboleggiano rispettivamente, secondo la filosofia cinese, il paradiso e la terra.
Per un occidentale il primo impatto è sempre traumatico, ma una volta abituati diventa un nuovo modo di mangiare e assaporare i cibi. Io ad esempio anche in Italia utilizzo frequentemente le bacchette, persino davanti ad un piatto di trofie al pesto, scatenando l’ira della mia famiglia.
Cosa fare con le bacchette a tavola:
Essendo considerata una posata vera e propria in Cina, è maleducazione giocarci o utilizzarle come strumenti della batteria, è sempre e comunque lo strumento che utilizzate per mangiare;
Non infilzate mai le bacchette in verticale nella vostra ciotola piena di cibo, ricorda l’incenso che viene utilizzato durante i funerali;
Nei ristoranti un po’ più eleganti vicino ai vostri piatti troverete due paia di bacchette: un paio lo utilizzate voi personalmente, l’altro lo utilizzate per prendere il cibo dal centro della tavola, è buona educazione non adoperare le bacchette che si usano personalmente per prendere il cibo che viene toccato da tutti.
Photo credits: Web
2. Cari lettori, se siete alla ricerca di un miracolo non vi consiglio questa lettura ma un bellissimo cammino di Santiago per ritrovare la vostra spiritualità e perdere kilocalorie. La risposta alla domanda è assolutamente no, ingrassano anche loro eccome! Chi di voi ha vissuto in Cina avrà visto che esistono persone dalla corporatura più che massiccia, per cui buttiamo giù questo mito secondo il quale i cinesi “grassi” non esistono.
Una verità di fondo per cui loro sono considerati “più magri” c’è, basti pensare a qualsiasi europeo che a casa compra una maglia taglia M, in Cina dovrà rassegnarsi alla ricerca di una taglia L, questo perché? In primo luogo c’è un fattore a cui ogni dietologo, nutrizionista non potrà mai ribattere: la loro costituzione.
La maggior parte dei cinesi è di costituzione più piccola, uomini compresi, sono fatti così geneticamente, rassegnamoci. Un altro fattore da non escludere è l’alimentazione, in un articolo precedente avevamo fatto un accenno alla cucina cinese, spiegandone le differenze e sottolineando che essa non comprende solamente piatti fritti e carichi di olio come è solito pensare, ma è anche ricca di piatti cucinati al vapore o bolliti, di cui le portate principali includono sempre riso e grandi quantità di verdure.
La cucina cinese è tendenzialmente sana, come sarebbe in realtà anche la nostra dieta mediterranea composta da pasta, carne e verdure, se si escludono ovviamente i fritti ed i dolci.I cinesi hanno la buona abitudine di fare attività fisica a tutte le età: si noteranno i vecchietti al parco che sia di mattina che di sera ballano al suono di tamburelli, oppure che praticano il taiqi.
I giovani che non riescono ad iscriversi in palestra scelgono di fare lunghe passeggiate nei parchi o vicino ai laghetti, per spostarsi quando è possibile vanno a piedi o in bicicletta, si tengono dunque sempre in movimento.
Questi sono i segreti che stanno dietro all’idea del “cinese magro”, spero di aver risolto i vostri dubbi, ci vediamo al prossimo “ lo sapevi che”.
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