Di Margherita Maestripieri
Rutti, sputi e bacchette d’argento?
Non è vero che i cinesi sputano a tavola, e non tutti ruttano. Il problema è sempre questo: sono un miliardo e cinquecentomila, il livello di educazione media non è come in Europa, però non vuol dire che tutti lo facciano.
Una volta giunti alle loro tavole bisogna seguire le loro regole: in cinese c’è un modo di dire 入乡随俗 ruxiangsuisu ovvero “quando entri nel villaggio, ne segui i costumi” che in sostanza vuole dire “casa mia regole mie”, a cui io sono totalmente favorevole.
Ma se con gli amici adattarsi potrebbe risultare relativamente facile, cosa fare se si dovesse presentare l’occasione di una cena con il proprio capo e annessi colleghi cinesi?
Nonostante i cinesi siano ben coscienti del fatto che uno straniero possa non conoscere determinati comportamenti, tuttavia sapere come comportarsi in certe occasioni è anche e soprattutto un segno di rispetto e interesse verso un’altra cultura.
Tavola rotonda: dove mi siedo?
Nei ristoranti tipici i commensali sono divisi in stanze più piccole, dove è presente solamente il tavolo con le sedie.
Di solito la persona più importante, ovvero il capo, si siede dall’altra parte rispetto alla porta; in caso di cena tra amici il posto d’onore va a chi paga la cena, se non sapete dove sedervi chiedete ad un collega/amico.
Mi servono mettendo il cibo nel piatto senza che io l’abbia chiesto, aiuto!
Servire le pietanze nei piatti altrui è segno di ospitalità, se vi servono mettendovi cibo nel piatto ora sapete perché!
Come mai sul tavolo c’è sempre un pannello di vetro che gira?
Le portate sono poste di solito su un ripiano leggermente rialzato in vetro che si muove sia in senso orario che antiorario, in modo che tutti possano raggiungere le pietanze. Per buona educazione evitare di muovere il ripiano avanti e indietro come un Dj ed aspettare il giro delle pietanze.
Come se magna?
Di norma ognuno ha la propria ciotola di riso ed un piatto dove si possono mettere carne, verdure, pesce: sarebbe buona educazione non riempirsi il piatto stile buffet, per non finire subito anche la porzione di pietanza che spetterebbe agli altri. Ognuno ha le proprie bacchette che non devono mai e poi mai essere infilzate in qualsiasi cibo, perché questo gesto ricorda l’incenso acceso per i morti. Inoltre, per prendere il cibo nei piatti in comune è bene usare i cucchiai già disposti sul piano rialzato, oppure nei ristoranti più chic utilizzare il secondo paio di bacchette che viene dato.
Non riesco a finire il cibo che mi hanno messo nel piatto, sono maleducata/o?
Chi offre la cena dovrà assicurarsi che tutti gli ospiti abbiano mangiato a sazietà, se del cibo rimane nel piatto o nelle pietanze nel centro non è maleducazione; in certe situazioni chi ha organizzato la cena ordina più del necessario proprio per lasciare dei piatti, non è sinonimo di spreco ma del fatto che i commensali, lasciando delle pietanze sulla tavola, abbiano mangiato più che a sufficienza.
Bevute e brindisi
I cinesi vengono sempre ritenuti un popolo tranquillo e pacato, ma chi la pensa così non li ha mai visti a cena o in compagnia: adorano i posti in cui si possa fare festa. Il ristorante viene scelto anche su questo principio: “in questo ristorante si può fare caos senza che nessuno ci dica nulla? È sicuramente il posto giusto per noi!”
I cinesi ancora di più degli italiani, adorano fare i brindisi e ogni scusa è buona per farne uno, anche in questo caso ci sono delle gerarchie da seguire molto importanti.
Il primo a proporre il brindisi è sicuramente il capo assieme a tutti, dopodichè si procederà ad una serie di brindisi anche individuali da eseguire con un certo ordine.
Ad esempio anche se straniera, per fare un brindisi individuale, dovrò sempre partire dal capo e poi nel corso della serata dovrò mano a mano andare dagli altri colleghi.
Nel caso in cui tutti abbiano un ruolo più alto del mio, quando avvicinerò il mio bicchiere a quello dell’altro dovrà essere sempre un po’ più in basso in segno di rispetto, i cinesi faranno di tutto per abbassare a loro volta il bicchiere (segno di umiltà) : è divertente a volte vederli arrivare fino a terra, proprio per questa questa ragione.
Attenzione al GANBEI 干杯
Il famoso Ganbei, anche se viene tradotto con l’altrettanto celebre “Cheers”, non ha nulla a che vedere con un brindisi formale. In realtà vuol dire “bicchiere asciutto”, lascio intendere a voi il resto.
Se vengono pronunciate queste fantastiche paroline, non importa quanto alcol avrete nel bicchiere, dovrete buttarlo giù tutto, altrimenti si offendono.
Se non si vuole bere lo si deve PRIMA perché dopo il danno non può essere più riparato.
Lo dico per esperienza personale, mi sono ritrovata a bere del gran 白酒 (grappa cinese) contro il mio volere. 😀
Ulteriori gesti da non fare a tavola
Quando si serve il tè è maleducazione puntare il beccuccio della teiera verso un altro commensale.
Non soffiarsi il naso a tavola.
Spero che questo articolo vi sia stato utile, se avete anche voi avuto esperienze traumatiche o conoscete altri aspetti da tenere a tavola che non abbiamo menzionato, fatecelo sapere!
Photo credits: Baidu
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