di Margherita Maestripieri
Avete già sentito parlare dei famosi Chengyu, ovvero delle espressioni idiomatiche cinesi?
Chi studia cinese da molto tempo sarà già abituato ai continui mali alla testa che questi modi di dire provocano, ma per chi non li conoscesse, possono essere un’interessante chiave di lettura per capire di più la cultura cinese.
I Chengyu sono generalmente formati da quattro caratteri, in certi casi possiamo trovare sei o addirittura otto caratteri, che insieme formano un modo di dire; la maggior parte delle volte dietro a queste espressioni idiomatiche si nasconde una storia.
Il Chengyu è difficile da comprendere singolarmente se decontestualizzato perché spesso i quattro caratteri rappresentano la morale anziché la storia vera e propria.
Scegliere di utilizzare un Chengyu all’interno di un contesto scritto piuttosto che nel parlato per i cinesi è molto importante, saperli usare significa per un cinese avere una grande e buonissima conoscenza del cinese mandarino.
Abbiamo pensato di fare una rubrica dedicata ai Chengyu che pubblicheremo ogni settimana, per aiutarvi ad approfondire un ulteriore aspetto della cultura cinese.
杯弓蛇影 bei gong she ying
C’era una volta un magistrato di contea di nome Yingbin che aveva invitato a casa sua a bere qualcosa un ufficiale della corte imperiale di nome Duxuan.
Sul muro del salotto era appeso un arco che, accidentalmente colpito da un raggio di luce, fece riflettere l’oggetto presente all’interno della tazza utilizzata dall’ufficiale Duxuan: l’ombra riflessa sembrava un serpente in movimento. Duxuan appena lo vide impallidì all’istante, gli venne la pelle d’oca, ma si sforzò di continuare a bere, dopo di che con una scusa se ne andò.
Una volta tornato a casa l’ufficiale Duxuan si ammalò.La notizia della malattia dell’ufficiale Duxuan colpì particolrmente il magistrato quando giunse alle sue orecchie.
Tornato a casa, il magistrato si sedette nel posto in cui era seduto la volta precedente Duxuan e si versò un bicchiere di vino: come sospettato, nel bicchiere apparve un serpente. Yingbin si sospettì, così cominciò ad indagare e a pensare come fosse possibile che ci fosse un serpente all’interno del suo bicchiere. Poi, finalmente, capì il motivo: in realtà era l’arco appeso sul muro che faceva sembrare la sua ombra un serpente vivo.
Decise quindi di invitare nuovamente Duxuan per farlo sedere al posto della volta precedente e mostrargli che il serpente all’interno della tazza non era nient’altro che l’ombra dell’arco sul muro. Appena Duxuan finì di ascoltare le sue parole, si tranquillizzò immediatamente e anche la malattia svanì.
Morale:
Le nostre paure più profonde ci condizionano a tal punto da avere una conseguenza sulla salute. In italiano potremmo tradurlo anche con il classico “effetto placebo”.
Curiosità:
Nella cultura asiatica ed in particolare in quella cinese mente e corpo sono un’unica cosa, una collegamento che in occidente non è ancora così immediato.
Una curiosità che riguarda questo argomento : in cinese cuore 心 xin, può essere infatti tradotto anche come mente.
Testo originale:
从前,有个叫应彬的县令请主簿杜宣到家里饮酒。厅堂的北墙上挂着一张弓,碰巧当时光线折射,那张弓的影子映在杜宣的酒杯里,恰像一条蛇在蠕动。杜宣一见,吓得面如土色,浑身起了一层鸡皮疙瘩,他硬着头皮勉强喝了下去,然后便借故告辞了。回家后,他便一病不起。
应彬得知杜宣的病因后,觉得很纳闷。回到家里,他坐在杜宣上次坐的位置,摆上一杯酒,果然,杯子里出现一条蛇。应彬更加奇怪了,他冥思苦想,细致观察,终于找到了原因。原来是墙上挂着的一副弓箭作的怪。
他立刻请人接杜宣来,让他坐在原位,指着杯中的”蛇”对他说那只不过是弓的倒影而已。杜宣听了他的话,心情顿时放松下来,病也很快痊愈了。
Photocredits: web
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