Di Rachele Rosina
Di recente, con la scusa “dai che è una bella città, e poi non sei ancora stato agli Uffizi” ho trascinato mio padre a Firenze che, ignaro di cosa lo avrebbe aspettato, si è trovato catapultato in una mostra di… arte contemporanea cinese!
Accolti da un cielo limpido e un tiepido sole di metà Febbraio, Firenze ci ha incantati ancora una volta con la sua storia e architettura. Ci siamo immersi nelle vie ancora poco affollate dai turisti che arriveranno con l’inizio dell’alta stagione, le stesse che i grandi del Rinascimento fiorentino, come Brunelleschi, Michelangelo, Leonardo da Vinci o Dante Alighieri, hanno percorso secoli orsono.
Firenze, Santa Maria Novella Foto: Rachele Rosina
Data la tiepida, ma ancora troppo fredda aria pre-primaverile, ci siamo rifugiati all’interno delle Gallerie degli Uffizi. È impossibile non lasciarsi trasportare dalle opere che abitano le stanze del palazzo, voluto dal duca Cosimo I de’ Medici nel 1560.
E così abbiamo passeggiato per ore, in compagnia dei coniugi duchi di Urbino di Piero della Francesca, assistendo alla nascita di Venere di Botticelli, facendoci spaventare dal gelido sguardo della Medusa di Caravaggio e molti altri ancora.
Ci siamo sentiti trasportati attraverso i secoli fino alla lontana e antica Roma, di cui i busti degli imperatori fanno richiamo.
Galleria degli Uffizi Foto: Rachele Rosina
In questo tempio dell’arte italiana, potete immaginare il volto di mio padre quando, con mia trepidazione e sua grande sorpresa, siamo giunti all’entrata della sala che ospitava i lavori dell’artista contemporaneo cinese Cai Guo Qiang. Tuttavia, è stato presto chiaro perchè quelle opere si trovavano lì.
Fin dal titolo della mostra “Flora Commedia“, che fa riferimento alla monumentale opera di Dante Alighieri, si intuisce l’influenza dell’arte fiorentina sull’artista. Prendendo spunto dalle opere di Botticelli, Caravaggio e Tiziano ed altri grandi nomi dell’arte italiana, Cai Guo Qiang ha rienterpretato le loro opere in una chiave del tutto personale, grazie all’utilizzo della polvere da sparo e di polveri colorate.
Cai Guo Qiang è nato a Quanzhou (Cina) nel 1955, ha vissuto sulla sua pelle i turbolenti anni della Rivoluzione Culturale. Forse proprio per i ricordi legati all’infanzia e a quel periodo di parate e celebrazioni pubbliche, ma anche di violenza, che i suoi dipinti, disegni ed eventi esplosivi cercano sfogo in questo spettacolare utilizzo della polvere da sparo.
La Primavera, Botticelli
L’interpretazione di Cai Guo Qiang della Primavera
La mostra è stata inaugurata il 18 Novembre 2018 con di più di 50mila fuochi d’artificio che sono “sbocciati” sul cielo fiorentino da Piazzale Michelangelo. Le opere più famose e spettacolari dell’artista sono infatti i suoi eventi esplosivi, installazioni di fuochi d’artificio realizzate sia di notte che di giorno.
Cai Guo Qiang ha fatto tappa nelle città di tutto il mondo: New York, Doha, Shanghai, Vienna sono solo alcune delle città i cui abitanti sono stati spetatori delle sue incredibili opere. Con i suoi lavori, che spariscono in pochi secondi, Cai Guo Qiang fa riflettere sulla effimerità della vita, e di tutte le cose sulla Terra: nulla dura per sempre.
Fuochi d’artificio a Piazzale Michelangelo (Firenze) Foto: dal sito dell’artista
A prima vista, le opere dell’artista esposte nelle sale degli Uffizi sembrano solo macchie di colori: come un ingrandimento di un quadro impressionista, non sembrano dipingere nulla di concreto. Tuttavia, dopo un istante di contemplazione, sagome emergono dal fumo della polvere da sparo: fiori, persone, animali…
Fiori ispirati ai dipinti di Botticelli e Tiziano
L’autrice dell’articolo di fronte ai girasoli di Cai Guo Qiang
L’artista in molte interviste ha detto di aver preso ispirazione dai lavori custoditi nella Galleria: durante i suoi studi di pittura, i lavori degli artisti europei affollavano i suoi libri, e prendere spunto da essi voleva dire anche evadere dalle rigide direttive dell’arte in Cina. Di fatti, la mostra presso gli Uffizi fa parte di un progetto più grande dal titolo “Viaggio di un Individuo attraverso la storia dell’arte occidentale” che ha coinvolto sei tra i più importanti musei al mondo, come il Museo del Prado e il Museo Pushkin, e che è ora approdato a Napoli.
Nel caso non aveste la possibilità di visitare Pompei e vedere di persona le opere (la mostra termina il 20 Maggio!), non temete! Potete avere un assaggio dei sui lavori comodamente dal vostro divano: guardate “Sky Ladder”, su Netflix!
(trailer: https://www.youtube.com/watch?v=lLTT8ogRf50)
Comments