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Arrivati sani e salvi..ma ora?

Aggiornamento: 9 feb 2021

Di Margherita Maestripieri


Sei in Cina per viaggio?

Non hai mai sentito parlare di questo paese se non tramite telegiornali o documentari?

Se ti trovi in difficoltà puoi seguire i nostri consigli, frutto di esperienze e anche tante difficoltà nel paese del Dragone.


Primo volo in aereo dalla durata alquanto considerevole, viaggio traumatico?

Come hai trascorso quelle lunghe 11 ore in aereo?

Ovviamente dipende dagli scali ma sfido i più impavidi a riuscire a dormire tutte quelle ore di fila, per fortuna si possono fare maratone di film.


Appena atterrati sul suolo orientale, ancora prima di baciare finalmente quella che per altri può sembrare “la terra promessa”, non dimenticate di compilare un fantastico foglietto giallo con i vostri dati, numero di volo e firma che dovrete consegnare una volta giunti al controllo passaporti.

Dopo aver finalmente superato tutti i controlli e aver ritirato le valigie arriva il problema che qualsiasi essere umano con un minimo di languorino in pancia si dovrebbe porre: “dove posso cambiare i soldi? Ritiriamo dall’ATM? Ritiriamo direttamente qui?”


Il consiglio che mi permetto di dare è quello di cambiare una piccola parte dei soldi in aeroporto in modo da usarli per il trasporto in hotel o qualsiasi altro tipo di alloggio; successivamente trovare la banca più vicina (possibilmente Bank of China) per effettuare il cambio.

Sconsiglio di cambiare tutti i soldi in aeroporto perché le commissioni sono piuttosto alte e la stessa cosa vale per gli ATM da utilizzare solo in caso di estrema necessità.


Per quanto riguarda i trasporti in Cina, ma soprattutto a Pechino, funzionano bene e soprattutto non sono cari.

  1. Per i più avventurosi consiglio il bus, ovviamente dovrete saper leggere o quantomeno riconoscere i caratteri cinesi perché nelle stazioni dei bus, le fermate sono segnalate senza il pinyin (pronuncia dei caratteri cinesi).

  2. Per chi cerca un trasporto economico e veloce consiglio la metro, le fermate sono segnalate con la pronuncia del carattere (ad esempio 天安门Tian an men); la metro è la soluzione ideale durante le ore di traffico intenso (7 am -9 am / 11 am-14 am / 17am -19 am) ; il problema essenziale sarà comunque trovare un posto a sedere.

  3. Per chi invece decide di utilizzare un trasporto comodo e un po’ meno economico consiglio il taxi, salvo durante gli orari sopra citati, per evitare di spendere due ore imbottigliati nel traffico della metropoli.

Quando prendete il taxi fate attenzione ai soldi che vi vengono restituiti: spesso, vedendo turisti stranieri, il resto viene dato in soldi falsi, fate dunque molta attenzione (non parlo solo ad un pubblico strettamente genovese).


Immagino avrete intenzione di fare escursioni all’aperto, il consiglio, in questo caso è quello di portare sempre con voi amuchina e fazzoletti.

La comodità della Cina sono i bagni pubblici ufficialmente gratuiti in tutto il Paese, ma privi di quei beni da noi considerati primari, quali carta e sapone per lavarsi le mani, per cui meglio partire ben equipaggiati.


Una cosa da ricordare è che in Cina non si può buttare la carta igienica all’interno del wc, il perché? Semplicemente perché le tubature sono molto strette e la carta intaserebbe il bagno…soluzione? Buttare la carta nei cestini appositi che si trovano nei bagni…niente panico, dopo una settimana verrà “naturale” anche a voi.


Altro consiglio, all’apparenza scontato ma non da sottovalutare, è quello di avere sempre una bottiglietta d’acqua con sé, una volta tornati in hotel o a casa dell’amico, bisogna però ricordarsi una cosa fondamentale da non fare, a cui in Italia non diamo molto peso poiché abitudine: bere l’acqua dal rubinetto.

In Cina è VIVAMENTE SCONSIGLIATO bere l’acqua dal rubinetto di casa a meno che non vogliate avere un appuntamento a “tu per tu” con il fantastico signor WC.


Stare via tutto il giorno può scaricare completamente il vostro telefono a causa delle numerose foto scattate per essere poi postate sui vari social, il consiglio è quello di portarsi sempre con sè una power bank per ricaricare il telefono.

Se non le avete portate da casa potete trovarne una grossa scelta nel negozio Miniso, una catena sino-giapponese presente in tutte le città cinesi; il costo medio varia dai 60 ai 120 yuan( dai 8 ai 16 euro circa) sono buone ed economiche, tuttavia io preferisco quelle della Xiaomi che costano leggermente di più ma, oltre ad avere la possibilità di incisione di un simbolo o una scritta a piacere sopra, sono anche più resistenti a livello di durata di batteria; il costo medio va dai 15 ai 30 euro circa.

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